Amarene sciroppate
Le amarene possono essere definite come i parenti poveri delle più ben note ciliegie.
Hanno un sapore appena appena più amarognolo rispetto alle seconde, ciò è dovuto alla variante della pianta da cui esse hanno origine, la Prunus cerasus.
Oltre al sapore, amarene e ciliegie differiscono anche dalla conformazione dei rispettivi alberi, quello delle amarene, infatti, è molto più piccolo.
I frutti del Prunus cerasus si dividono tra vescicole (polpa e succo dal rosso intenso e sapore dolce), le marasche (forma piccola dal colore rosso nerastro e sapore acidognolo) e amarene (polpa e succo chiaro, anch’esse dal sapore amarognolo).
Gli ingredienti per dar vita alle amarene sciroppate sono generalmente le amarene snocciolate, un Kg di zucchero e alcol quanto basta.
S’inizia lavando i frutti facendone colare l’acqua per bene, senza togliere gambo e nocciolo. Si continua snocciolando le amarene una a una e versando tutto in una pentola cui va aggiunto lo zucchero. Si fa cuocere a fuoco lento fino a che lo zucchero non si scioglie completamente. Appena si arriva a ebollizione, continuate a cuocere per circa cinque o dieci minuti fino a che non si crei una bella schiuma. Lasciate riposare il composto per almeno un giorno.
L’indomani con una schiumarola, scolate le amarene e riponetele in una teglia dividendole, però, dallo sciroppo. Quest’ultimo va rimesso a cuocere fino ad ebollizione fino a creare la nota schiuma. A questo punto, togliete la pentola dal fuoco e mischiate lo sciroppo alle amarene facendo riposare tutto per un altro giorno. La procedura va ripetuta ancora il giorno dopo.
Trascorsi questi tre giorni in tutto, vanno sterilizzati i vasetti mettendoli in forno a 100 gradi per 10 minuti. Colate le amarene del composto, riponetele nei vasetti aggiungendo lo sciroppo il tanto che basta per coprirle e aggiungete un cucchiaio di alcool puro per mantenerne la conservazione.
ACQUISTO
Per riconoscere quella di miglior qualità verificare che il colore sia rosso scuro e la durezza consistente.
CONSERVAZIONE
Le amarene vanno conservate nel frigo una volta acquistate. Se lasciate al solo possono decomporsi velocemente.
USO IN CUCINA
In cucina le amarene diventano ottimi ingredienti per i liquori. Tra le ricette con amarene più note, spicca, infatti, il maraschino, un liquore dalmata utilizzato per aromatizzare gelati e macedonie.
La preparazione è molto semplice. Basta prendere delle amarene fresche, inserirle con tutte le sue parti in un recipiente pieno d’alcol a 90 gradi e porre il tutto in un luogo buio, lasciando macerare per due mesi. Dopo questo lasso di tempo si prepara uno sciroppo d’acqua e zucchero, lo si fa bollire e poi raffreddare. Si unisce al precedente composto e si lascia riposare per altri due mesi, dopodiché il maraschino è pronto.
CURIOSITA’
Alcuni utilizzano i noccioli di amarene per creare cuscini terapeutici per mal di pancia e dolori cervicali. Si raccoglie una bella quantità di noccioli, si lavano e si lasciano essiccare al sole, per due giorni circa. Dopodiché si cuociono al forno per due minuti e s’inseriscono sulla parte dolorante.
Vai alla pagina degli ingredienti oppure leggi le ricette con amarene sciroppate.