Amarene
Le amarene possono essere definite come i parenti poveri delle più ben note ciliegie.
Hanno un sapore appena appena più amarognolo rispetto alle seconde, ciò è dovuto alla variante della pianta da cui esse hanno origine, la Prunus cerasus.
Oltre al sapore, amarene e ciliegie differiscono anche dalla conformazione dei rispettivi alberi, quello delle amarene, infatti, è molto più piccolo.
I frutti del Prunus cerasus si dividono tra vescicole (polpa e succo dal rosso intenso e sapore dolce), le marasche (forma piccola dal colore rosso nerastro e sapore acidognolo) e amarene (polpa e succo chiaro, anch’esse dal sapore amarognolo).
ACQUISTO
Per riconoscere quella di miglior qualità verificare che il colore sia rosso scuro e la durezza consistente.
CONSERVAZIONE
Le amarene vanno conservate nel frigo una volta acquistate. Se lasciate al solo possono decomporsi velocemente.
USO IN CUCINA
In cucina le amarene diventano ottimi ingredienti per i liquori. Tra le ricette con amarene più note, spicca, infatti, il maraschino, un liquore dalmata utilizzato per aromatizzare gelati e macedonie.
La preparazione è molto semplice. Basta prendere delle amarene fresche, inserirle con tutte le sue parti in un recipiente pieno d’alcol a 90 gradi e porre il tutto in un luogo buio, lasciando macerare per due mesi. Dopo questo lasso di tempo si prepara uno sciroppo d’acqua e zucchero, lo si fa bollire e poi raffreddare. Si unisce al precedente composto e si lascia riposare per altri due mesi, dopodiché il maraschino è pronto.
CURIOSITA’
Alcuni utilizzano i noccioli di amarene per creare cuscini terapeutici per mal di pancia e dolori cervicali. Si raccoglie una bella quantità di noccioli, si lavano e si lasciano essiccare al sole, per due giorni circa. Dopodiché si cuociono al forno per due minuti e s’inseriscono sulla parte dolorante.
Vai alla pagina degli ingredienti oppure leggi le ricette con amarene.